I più antichi insediamenti nella regione risalgono al
paleolitico (abbevilliano) e numerosi sono i reperti risalenti al
neolitico e all’età del bronzo. Storicamente gran parte del territorio si identifica con l'antico
Sannio. I romani lo conquistarono nel secolo III a.C. sottomettendo dopo aspre battaglie le popolazioni sannitiche che lo abitavano. Tutti i principali centri molisani divennero colonie
romane, tra cui Isernia, colonia fin dal 262 a.C., Venafro, città di origine Augustea, e Bojano, nata durante l'epoca di Vespasiano. Alla caduta dell'Impero Romano, il territorio molisano fu invaso dai
Goti negli anni dal 535 al 553 d.C. e dai Longobardi nel 572 d.C. Il territorio dell'attuale Molise era unito, anticamente, al
ducato di Benevento.
La dominazione longobarda in Molise è durata oltre due secoli
tanto da potersi definire la regione "più longobarda" d'Italia.
Dopo la conversione dei Longobardi al Cattolicesimo, la Chiesa
acquista molto potere sul Molise, ma con l'inizio delle invasioni saracene del IX secolo il territorio subì una grave crisi economica.
Nel X secolo nacquero diverse
signorie feudali che si resero autonome formando
diverse contee tra le quali Venafro, Larino, Trivento (X sec.), Bojano, Isernia, Campomarino, Termoli, Sangro, Pietrabbondante (inizi dell'XI sec.).
In particolare Bojano diventa il primo territorio autonomo
molisano. Già precedentemente impostosi come forte Gastaldato
sotto i longobardi (nel 667, questo territorio era stato concesso al condottiero bulgaro
Alzeco, che divenne il primo gastaldo di un'area pressoché
disabitata), sotto i conti normanni Rodolfo e Ugo I di Molhouse (o de Molinis, o Molisio
- ritratto a sinistra),
diventerà Comitatus Molisii, toponimo di una entità territoriale che avrebbe conservato una propria peculiare identità nel corso dei secoli.
Il feudo molisano nel 1143 entrò a far parte del
regno di Napoli, con Ruggero II, cui seguì il dominio
Svevo con Federico II e poi quello degli Angioini e infine degli
Aragonesi.
Nel 1221 proprio Federico II (ritratto a
sinistra) lo unì alla Terra di Lavoro (1221) quale distretto di giustizia imperiale, nel quale l’autorità regia si sovrapponeva a quella dei feudatari.
Nel 1447, con Alfonso I, fu incentivata l'attività di transumanza delle greggi con regolamentazioni e tutele, tanto da farla diventare nuovamente, come già in epoca romana, il principale traino dell'economia regionale, fornire al regno un'importante materia prima per i rapporti commerciali con le altre nazioni, italiane prima (la Toscana innanzitutto) ed europee poi: la lana. Nel Basso Medioevo conobbe l’immigrazione di
zingari e di schiavoni, e nel XV secolo quella degli
albanesi, che fondarono diversi centri e si insediarono anche nell’adiacente zona intorno a Foggia.
Entrato a far parte del
regno spagnolo di Napoli, parte dell'attuale
territorio molisano fu annesso alla Capitanata (1558), di cui condivise l’ampia autonomia, mantenendo questa condizione, dopo il passaggio ai
Borbone (1735), sino all’unificazione italiana (1860) salvo la breve
parentesi autonomista durante il governo napoleonico (nel 1806 divenne per la prima volta una provincia autonoma, con l'annessione di Larino in provincia di Campobasso nel 1811 e del circondario di Venafro e di parte della Valle del Volturno nel 1863, prese i confini corrispondenti all'attuale regione). Fra il 1860 e il 1870 fu attivo il fenomeno del
brigantaggio. Il Molise è la
regione più giovane d'Italia, essendo stata istituita solo nel
1963, scissa dall'antica regione Abruzzi e Molise, dapprima con la sola
provincia di Campobasso, e dal 1970, anche con la provincia di
Isernia.
-
Campobasso:
Nuovo
Museo Provinciale Sannitico; Museo
Internazionale del Presepio in Miniatura "Guido
Colitti"; Museo
dei Misteri
-
Bojano:
Museo
Civico Archeologico e Paleontologico
-
Baranello:
Museo Civico
-
Campochiaro:
Museo Civico
-
Larino:
Museo Civico
-
Sepino:
Museo
Archeologico
-
Trivento:
Museo
Diocesano di Arte Sacra
-
Isernia:
Museo
Paleolitico; Museo
Nazionale di Santa Maria delle Monache
-
Agnone:
Museo
Emidiano; Museo
Internazionale della Campana; Museo
di Arte Sacra
-
Pescopennataro:
Museo
Della Pietra "Chiara Marinelli"
-
Riccia:
Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari
-
Scapoli:
Museo
della Zampogna
-
San
Pietro Avellana: Museo
di Tradizioni Popolari e del Costume d'Epoca
-
Venafro:
Museo
Archeologico
|
AREE
ARCHEOLOGICHE DA VISITARE |
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Larino:
Anfiteatro, Le Terme, La Domus Ellenistica, Area
Pubblica, Edificio Absidato con Mosaico, Settore
Abitativo con Strada, Necropoli Romana
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Sepino:
zona archeologica di Altilia - zona archeologica di
Terravecchia
-
Pietrabbondante:
Complesso ellenistico-italico sito in località
Calcatello
-
Isernia:
La Pineta, La Necropoli
-
Venafro:
Anfiteatro Romano, Città Romana
-
Campochiaro:
Il Santuario di Ercole
-
Vastogirardi:
Tempio
Sannitico
-
Cercemaggiore:
Casa
Sannitica, Caselvatico
-
Roccavivara:
Villa
Rustica
-
Casacalenda:
Gerione
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BORGHI
MEDIOEVALI DA VISITARE |
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Boiano: Il Castello di Civita Superiore
-
Bagnoli del Trigno:
Il Castello San Felice
-
Campobasso:
Il Castello Monforte
-
Carpinone:
Il Castello
-
Cerro al Volturno:
Il Castello
-
Castropignano:
Il Castello d'Evoli
-
Civitacampomarano:
Il Castello Angioino
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Colletorto:
La
Torre Angioina
-
Ferrazzano:
Il Castello Carafa
-
Gambatesa:
Il Castello
-
Larino:
Il Centro storico
-
Macchia d'Isernia:
Il Castello
-
Macchiagodena:
Il Castello
-
Montenero di
Bisaccia: La Torre di Montebello
-
Montenero Val
Cocchiara: Borgo antico
-
Monteroduni:
Il Castello Pignatelli
-
Pietracupa:
La Chiesa nella roccia
-
Pescolanciano:
Il Castello
-
Riccia:
Il Borgo medievale; La Torre
-
Roccamandolfi:
Il Castello
-
San Polo
Matese: Antico borgo ecclesiastico
-
Santa
Croce di Magliano: la Torre di Magliano
-
Scapoli:
Borgo antico
-
Termoli:
Il Castello Svevo; Il Borgo medievale
-
Torella del
Sannio: La Torre di Torella
-
Tufara:
Il Castello
-
Vastogirardi:
Antico borgo medievale
-
Venafro:
Il Castello Pandone; Il Centro storico
www.sanniti.info |

longobardi

normanni

Il
Contado del Molise

Alfonso
I

transumanza

brigantaggio
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