CONSORZI
DI PRO LOCO DEL MOLISE
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CONSORZIO
PRO LOCO "ANTICO SANNIO"
ISCRITTO DAL 4 MARZO 2016 AL
REGISTRO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI
PROMOZIONE SOCIALE (APS)
Pro Loco aderenti: Pro-Loco Busso; Pro-Loco Ferrazzano; Pro-Loco
Cercemaggiore; Pro-Loco Montagano; Pro-Loco San
Massimo; Pro-Loco Sepino; Pro-Loco Vinchiaturo;
Pro-Loco Castropignano; Pro-Loco Petrella
Tifernina
Presidente: Ferdinando Onorato
Vice Presidente: Piera Liberanome
Segretario: Adriana D'Angona
Tesoriere: Arturo Contestabile |
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CONSORZIO
PRO LOCO "FORTORE"
Pro Loco aderenti:
Pro-Loco Tufara; Pro-Loco Gambatesa; Pro-Loco
Campodipietra; Pro-Loco Gildone; Pro-Loco Riccia; Pro-Loco
Jelsi
Presidente: Michele Ruo
Vice Presidente: Pasquale Abiuso,
Giuseppe Vitale
Segretario: Giansandro Di Cosmo
Tesoriere: Adriano Di Bona
Revisori: Giampaolo Papa, Antonio
Santoriello, Federico Felice. |
Lettera
a cura di Giuseppe Rossi, Responsabile nazionale
diffusione Consorzi di Pro Loco
consorzi@unpli.info
 Ogni
qualvolta mi si chiede di parlare di Consorzi, sento per
un attimo “l'ansia” della responsabilità su un
argomento che, per quanto mi riguarda, sarà l'asse
portante delle Pro Loco future. Dopo tanti anni ed
innumerevoli tavole rotonde, convegni e discussioni
sull'argomento, dovrei sentirmi sicuro e preparatissimo su
ciò che veramente mi sta a cuore, ma, forse proprio per
questo mi chiedo sempre come posso rendere al meglio e
nella maniera più comprensiva le idee, lo sviluppo e gli
obiettivi che da tanto tempo porto avanti. Innanzitutto
cosa sono i Consorzi di Pro Loco (così chiamati in
Veneto,ma conosciuti in altre Regioni come Bacini,
Raggruppamenti, Circoli ecc..) sono semplicemente dei
gruppi di Pro Loco (idealmente 12/15) che per affinità di
territorio, di dialetto, di area geografica, di vicinato
ed altro hanno un denominatore comune che li identifica in
maniera inequivocabile.
Sono formati dai Presidenti delle Pro Loco socie, che
compongono il Consiglio Direttivo all'interno del quale
viene nominato il Presidente, il Vicepresidente ed il
Segretario e sono regolamentati dallo Statuto approvato
dalla Regione e vidimato dal notaio o all'ufficio delle
Entrate. Certo se tutto fosse così semplice non ci
sarebbe bisogno di perderci più di tanto tempo, ma come
scendiamo nei dettagli la cosa si complica e suona il
campanello d'allarme! Si perché tutte le Pro Loco sono
gelose della loro autonomia e guai toccare le loro feste,
le loro tradizioni, il loro campanile. Ma andiamo con
ordine.
Negli anni 2000, tutto il mondo tende inevitabilmente alla
globalizzazione (brutta “parola”) ma reale ed
irrinunciabile per le famose economie di scala, è
possibile allora che proprio le nostre Associazioni siano
immuni da questo? Capaci di camminare da sole e vincere
gli ostacoli della burocrazia e dell'economia?
Assurdo e particolarmente difficile da accettare dopo
oltre 50 anni di storia Unpli costellata di piazze,
campanili e Pro Loco.
Certo la nostra Organizzazione è ben strutturata, ci sono
i Comitati Provinciali, i Comitati Regionali, il Consiglio
Nazionale che bisogno c'è di un'ulteriore cappello in
testa ai Presidenti di Proloco?!
Il Consorzio NON sarà mai un cappello ma un aiuto fattivo
e collaborativo per i soci che raggruppa.
Quante e quante volte nel raggio di pochi chilometri due o
più Pro Loco organizzano eventi e manifestazioni in
concorrenza tra di loro, con il solo risultato di
suddividere in gruppi minoritari i potenziali visitatori e
fruitori di quelle belle giornate,limitando inoltre quegli
introiti così necessari alla sopravvivenza quotidiana.
Quante volte gli eventuali e ridotti finanziamenti e/o
sponsorizzazioni sono così parcellizzati tra le singole
Pro Loco da risultare quasi inesistenti e cosa dire dei
“pacchi” di permessi ed autorizzazioni oramai
indispensabili per qualsiasi manifestazione.
Quante discussioni ed inutili contrapposizioni con le
amministrazioni pubbliche o private per prese di posizione
personale, politica o di principio.
Quanti bandi di concorso provinciali o regionali rimangono
inutilizzati o peggio sconosciuti per mancanza di tempo o
di conoscenza e non vengono sfruttati a favore di quel
volontariato che ancora si regge sulla buona volontà e
sul tempo sottratto ad amici, lavoro e famiglia.
Si potrebbe continuare per molto ancora, ma lo scopo era
solo quello di dare alcuni esempi per potere rendere
meglio l'idea di ciò che il Consorzio, una volta
costituito, può realmente fare all'interno della sua area
geografica.
Un buon ufficio consortile, al cui interno si alternano
volontari e sopratutto ragazzi del Servizio Civile (la
maggior parte delle Pro Loco non sono ancora pronte,
attrezzate ed accreditate per richiedere il Servizio
Civile) sarà in grado di gestire un calendario
manifestazioni senza sovrapposizioni o con eccezioni ben
precise, perché discusse all'interno delle periodiche
riunioni con i Presidenti soci.
L'ufficio consortile sarà sempre aggiornato sui vari
bandi di concorso per eventuali finanziamenti ed in grado
di preparare o consigliare quali documenti necessitano
seguendone poi l'iter burocratico e sollecitando risposte.
Eventuali conflitti con le amministrazioni comunali
possono essere più agevolmente risolte con il Presidente
del Consorzio che può mediare tra Comune e Pro Loco. A
livello di Amministrazione provinciale il gruppo
consortile (il cui numero di soci è la somma delle Pro
Loco socie) è molto più forte ed ascoltato e “politicamente”
più interessante ed importante.
La promozione del territorio, in assoluto l'utilizzo più
importante delle risorse consortili per la scoperta dei
siti turistici e delle tradizioni culturali ed
enogastronomiche sconosciute al grande pubblico che si
muove sugli assi turistici importanti ed economicamente
più redditizi.
I posti nascosti, i prodotti dal sapore antico dei piccoli
paesi sedi di Pro Loco che mai da soli riuscirebbero a far
conoscere e pubblicizzare con inserti giornalistici o
depliants informativi che solo il Consorzio può prendersi
in carico ed allargare il fronte di conoscenza.
Naturalmente, è sempre successo, le poche cose di cui
sopra scatenano una serie di domande immediate sopratutto
riguardo le risorse economiche ed organizzative, ma
questo/i sono argomenti da trattare con apposite riunioni
a tema per evitare inutili discussioni e sopratutto
forzature ideologiche provenienti da decenni di attività
e consuetudini considerate intoccabili.
Al contrario lo scopo che mi ha spinto a esemplificare
alcune delle potenzialità consortili è proprio quello di
stimolare tutti coloro che possono essere interessati a
pensarci con serietà ed imparzialità mettendo da parte
l'errata concezione di un Consorzio che “comanda “ le
sue Pro Loco socie.
Grazie alla lungimiranza del nostro compianto Presidente,
l'avvocato Michele Benetazzo, nel Veneto i Consorzi sono
partiti 25 anni fa, con Piemonte e Trentino ed in seguito
altre Regioni del nord e centro. In quei momenti, però
l'aggregazione non era così strategica e la loro
valorizzazione è venuta più avanti con un inquadramento
ben preciso nell'organico Unpli e con uno statuto ad hoc
per evitare false interpretazioni e regolarizzare tutte le
funzioni.
Nonostante la responsabilità e la mole di lavoro a
livello nazionale, il Presidente Claudio Nardocci è
riuscito a valutare e dedicare tempo e spazio a questa
struttura, ben intuendo che l'Unpli deve assolutamente
guardare avanti e tenere conto delle esigenze future delle
Pro Loco, sopratutto di quelle (moltissime, sparse in
tutta Italia) che sempre di più dovranno affrontare le
sfide degli anni futuri e delle necessità in termini
economici e pratici, con impegno costante di uomini e
mezzi.
Al momento le Regioni sono delegate ad organizzarsi e
valutare al loro interno la struttura più consona al
funzionamento, infatti, ma solo per esempio da conoscenza
diretta, il Presidente Regionale Veneto Giovanni Follador
ha seguito con grande attenzione i 60 Consorzi dando loro
una bozza di statuto che con il tempo è stata valutata e
discussa, arrivando alla stesura definitiva che ogni
Consorzio ha approvato e ufficializzato dal notaio o
all'ufficio delle Entrate.
Come già accennato sopra, a questo punto l'argomento
diventa troppo tecnico e può essere discusso solo a voce
con gli interessati e le loro diverse necessità.
Lo scopo rimane quello di una panoramica abbastanza
comprensibile per un ragionamento all'interno delle Pro
Loco e un successivo interessamento nelle varie Assemblee
in primis quella Nazionale il prossimo Ottobre a Roma.
In questo ultimo anno ho ricevuto innumerevoli richieste e
delucidazioni sull'argomento e ho partecipato a molte
assemblee Regionali e Provinciali,compatibilmente con il
tempo e gli impegni di lavoro continuerò a rispondere ed
intervenire se sarà richiesta la mia presenza, ma sono
convintissimo che, per l'importanza che hanno ed avranno
sempre di più, i Consorzi necessitano in tempi molto
brevi di un coordinamento nazionale ed evitare nella
maniera più assoluta false partenze o nicchie Regionali,
a favore di chi ha avuto la fortuna di iniziare prima e
oggi ha già scontato i difetti di gioventù.
L'Unpli è una sola e rimane tale per tutti, chi ha fatto
esperienza deve metterla a disposizione di tutti la nostra
Associazione è ancora una delle poche dove il
volontariato è tale in tutti i sensi ed il tempo e le
capacità di ognuno vengono veramente messe a disposizione
del proprio paese e della comunità gratuitamente portando
via tempo e risorse alla famiglia, al lavoro, agli amici
ed a quella libertà che tutti vorremmo avere per noi
stessi.
All'Assemblea Nazionale dell'anno scorso avevamo uno “slogan”
molto bello che certamente dava l'idea di ciò che tutti
Noi soci desideriamo e cioè : La Pro Loco una grande
risorsa per il Paese.
Ecco, come ho iniziato, mi permetto di fare mia per un
attimo la stessa frase interpretandola personalmente per
dire : I Consorzi una grande risorsa per le Pro Loco.
A conclusione di questa veloce maratona, che certamente a
tratti può essere risultata ostica ed un po' pesante, ma
un argomento così pieno e ricco di spunti non è facile
da trattare senza dialoghi e dibattiti che ne rendono più
agevole la comprensione, aggiungo solo alcuni fogli
riepilogativi che mi auguro contribuiscano a fissare in
memoria i punti principali.
Ringrazio vivamente Claudio Nardocci, Presidente Nazionale
per la sensibilità dimostrata e tutti coloro che in
futuro si faranno carico anche di una piccola parte di
lavoro e partecipazione per la riuscita di un progetto
globale non rinviabile nel tempo. |