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Gli Altari di San Giuseppe sono i
protagonisti della tradizione popolare |
Termoli, 18 marzo 2018
Gli Altari di San Giuseppe sono i protagonisti della
tradizione popolare che oggi si è rinnovata a Termoli
dove, in occasione della ricorrenza di San Giuseppe,
vengono allestiti i tradizionali altari, detti "vetäre".
Dal pomeriggio del 18 marzo fino all'ora di pranzo del 19,
giovani e famiglie in processione visitano altari e
tavolate, allestiti dalle donne della città nelle case
sparse lungo le vie del Borgo Antico della città e nelle
scuole. Ogni anno il rito si ripropone con un via vai
continuo di fedeli dal centro cittadino alla periferia.
Ciascuna famiglia, dopo la visita, riceve in dono il
"Grano di San Giuseppe", un misto di grano, cicerchia,
orzo e granturco bollito, insaporito con il sale e
accompagnato da una fetta di pane, come simbolo di
abbondanza e fecondità. L'allestimento degli altari e
delle tavole di San Giuseppe è opera delle famiglie che li
ospitano, con il contributo del vicinato, viene preparato
con drappi, coperte e nastri, preferibilmente di seta e
dai colori delicati. fonte: ANSA
ALTARI IN ONORE DI SAN GIUSEPPE, FESTA TRA FEDE E
DEVOZIONE
Termoli. Due facce della stessa medaglia, da un lato la
fede e dall’altro la devozione, che tingono a festa la
città per la celebrazione in onore di San Giuseppe. Una
tradizione millenaria, che rivive oggi come allora e che
sottolinea la dedizione verso il santo protettore dei
falegnami, delle nubili e degli orfani e che, ogni anno, è
in grado di riunire migliaia di persone attorno ai suoi
altari.
Queste maestose strutture, in cui il legno fa da padrone,
rappresentano un’espressione di fede e di cultura: le
opere d’arte vengono costruite annualmente con l’aiuto di
tutta la comunità che si riunisce assieme nei giorni
precedenti le celebrazioni del 19 marzo. Il tutto grazie
soprattutto ai tanti bambini ed ai giovani che, aiutati
dagli adulti e dai racconti degli anziani, allestiscono ed
organizzano le festività facendo rivivere la storia.
Arte, musica, artigianato, cibo ed i tradizionali altari
di pane. Un mix perfetto che si ripropone nelle numerose
rappresentazioni dedicate a San Giuseppe e sparse per la
città: dalla statua del Santo attorniata da candele con
accanto un ricco banchetto allestito nella scuola di
Difesa Grande, proseguendo per quella di Pantano Basso con
l’icona del Santo disegnata dai bambini ed accompagnata da
una preghiera in termolese e materiali di riuso come
vecchi copertoni trasformati in vasi, all’altare religioso
attorniato dalla natività e da rappresentazioni della
quotidianità all’interno dell’oratorio della chiesa di
Santa Maria degli Angeli, fino alla chiesa di San Pietro
con la recita delle preghiere, e terminando con la
devozione al Santo per le vie del Borgo Antico, anche
all’interno delle case private.
La sacralità è stata espressa attraverso i volti dei tanti
bambiniche hanno letto le preghiere ed intonato inni
sacri, tutti vestiti di bianco per ricordare la festa.
Alla fine della visita non sono mancati il tradizionale
pasto a base di cereali ed il panino consacrato,
consegnato a tutti coloro che hanno speso un minuto del
loro tempo per ricordare il santo.
Gli altari rappresentano non solo il senso di fede,
sacrificio, appartenenza e condivisione che vivono ancora
nei termolesi, ma sono il traino per far conoscere e
mostrare le bellezze della città. (fonte:
www.primonumero.it)
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