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Il
Turismo, questo sconosciuto! |
Dal Comitato,
12 gennaio 2018
Il Turismo, questo sconosciuto!
di Angelo Primiani
Presidente Unione Pro loco del Molise
Contrariamente a quanto avviene a livello nazionale e in
tutte le altre regioni d'Italia (anche in quelle del
profondo Sud), dove le Pro loco stanno assumendo un ruolo
sempre più centrale nella programmazione ed attuazione
delle politiche sul turismo, in Molise il terzo settore
non rientra nelle priorità dell'attuale classe dirigente.
In Basilicata la legge regionale dispone lo stanziamento
di 200mila euro per il funzionamento delle Pro loco,
ritenendole «attore nevralgico» per il perseguimento di
quell'obiettivo turistico che ha già portato al
raggiungimento di un primo importantissimo successo con la
nomina di Matera a Capitale Europea della Cultura.
La Puglia registra un incremento significativo di turisti.
Gli eventi di animazione territoriale e di carattere
culturale hanno segnato un incremento in termini di
presenze e risorse, con il supporto attivo della Regione.
Le quasi 70 Pro loco del Friuli godono di stanziamenti
pari a circa 800 mila euro annui e il sistema turistico
regionale è oggetto di numerose politiche di sostegno.
In Sardegna, regione a statuto speciale che ha fatto del
turismo un settore trainante dell'economia, gli
stanziamenti delle Pro loco ammontano addirittura a quasi
2 milioni e mezzo di euro.
A livello nazionale, la situazione non è da meno. Nel
corso dell'ultimo anno, il Ministero dei Beni e delle
Attività culturali ha convocato ed ascoltato l'UNPLI
(Unione Nazionale delle Pro loco d'Italia) per diverse
questioni relative al turismo: dall'anno dei borghi a
iniziative di tutela e valorizzazione dell'immenso
patrimonio immateriale della Nazione. Un importante
traguardo è stato il riconoscimento dell'istituzione del
Parco Nazionale del Matese, salutato da tutti come grande
volano di sviluppo turistico ed economico.
E il Molise? La situazione della regione è a dir poco
sconcertante. È evidente come l’attuale classe dirigente
consideri il turismo quale settore non vitale o
prioritario. Il fatto che non esista un Assessore
regionale con delega al turismo, né alcuna politica che
intenda realmente supportare questo segmento ne è la
dimostrazione.
Ad inizio legislatura si parlava addirittura di voler
riformare la ormai obsoleta legge regionale sul turismo,
dotando il Molise di un nuovo, moderno e potente strumento
normativo in grado di coordinare, indirizzare e supportare
tutti quegli attori, pubblici e privati, che a vario
titolo operano nel segmento turistico della regione. Si
parlava di una legge per tutelare i grandi eventi storici
del Molise: I Misteri, la Ndocciata, le Carresi, le
Maschere antropologiche. Si parlava di politiche per il
rilancio dei borghi, delle Pro loco e dei comuni, dei
musei, del nostro mare e delle nostre montagne.
E invece? Nulla di fatto! Della legge quadro sul turismo
non è circolata neanche una bozza. Gli eventi storici di
maggiore rilevo vengono supportati di volta in volta senza
un minimo di programmazione strategica e solo in seguito
alle pressioni dei Sindaci. Le Pro loco sono state
completamente dimenticate. Basti pensare che a fronte di
uno stanziamento iniziale di 150mila euro per le circa
ottanta Pro loco presenti in Molise, si è arrivati ad uno
stanziamento in bilancio di circa 65mila euro (da dividere
per ottanta Pro loco).
Per aggiungere al danno la beffa, tali fondi non vengono
erogati dal 2013! Si consideri che le Pro loco in Molise
organizzano eventi culturali su tutto il territorio
generando un “fatturato” pari a circa 2 milioni di euro
l'anno.
In questo scenario desolante, l'ultima “batosta” è
arrivata con il famigerato e tanto pubblicizzato bando
«Sperimenta Molise» che intendeva finanziare gli eventi
culturali, turistici e sportivi su tutto il territorio
regionale.
Già le tempistiche della sua pubblicazione lasciavano
presagire le successive sciagure. Il bando fu infatti
pubblicato a giugno 2017 per finanziare sia gli eventi
estivi sia la de-stagionalizzazione, ovvero per supportare
l'organizzazione di eventi nei periodi invernali.
I tempi: pubblicare nel mese di giugno un bando per
finanziare eventi estivi vuol dire non permettere agli
operatori turistici di fare programmazione, né di
predisporre una proposta seria ed articolata. Al
contrario, presta il fianco agli improvvisatori, a quelli
che pur di ottenere un finanziamento propongono eventi tra
i più assurdi, o magari scollegati al territorio.
«Ma va bene - ci siamo detti - meglio di niente: noi Pro
loco le manifestazioni siamo abituati ad organizzarle, e
sarà facile trasformare in progetto l'attività che
normalmente svolgiamo». Così ci siamo attivati, e come noi
lo hanno fatto altri enti. Risultato: circa 800/1000
candidature pervenute. Segno questo di un grande fervore
sul territorio e della necessità di attrarre risorse per
portare avanti quelle manifestazioni diventate negli anni
sempre più difficili da organizzare.
Ebbene, siamo a Gennaio 2018 e della graduatoria dei
progetti vincitori nessuna traccia! Peccato che le Pro
loco quegli eventi li hanno organizzati e anche pagati.
Dalla Regione tutto tace. Sparite anche le risorse di cui
alla legge regionale.
Siamo amareggiati. Siamo amareggiati dal fatto che il
turismo in Molise sia considerato un gioco, una materia di
secondo ordine. Siamo amareggiati dal fatto che le altre
regioni corrono, mentre noi arretriamo.
Speriamo solo che questa triste riflessione possa
stimolare un dibattito serio e costruttivo in una fase,
come quella elettore, dove vorremmo sentire parlare di
proposte, progetti e idee e non di poltrone e proclami.
Non va dimenticato, infatti, che il Molise è una presenza
costante alla “Bit”, Borsa Internazionale del Turismo
organizzata da Fiera Milano (superflo ricordare la storia
del “menù molisano con ricette siciliane”).
Forse nelle stanze del potere pensano davvero che per fare
turismo sia sufficiente stanziare 60mila euro per tre
giorni di Fiera e raccontare qualche bella storia al
giornalista di turno per fare la promozione del
territorio.
Qual è il rischio? Che i turisti decidano di venirci
davvero in Molise, salvo poi non poter raggiungere
Civitacampomarano perchè la strada è franata, oppure
recarsi sul Matese o sulla Costa e trovare ristoranti e
agriturismi chiusi.
Paradossi tutti Molisani che dovrebbero farci riflettere.
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