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Tullio
De Mauro, presidente onorario del Premio: "Il
dialetto è la lingua del cuore" |
Dal
Nazionale, 03 agosto 2015
C'è
tempo fino al 1 settembre 2015 per partecipare al premio
dedicato ai dialetti e alle lingue locali
Il Premio è abbinato alla Giornata Nazionale del dialetto
e delle lingue locali.
L’Unione
Nazionale Pro Loco d’Italia e Legautonomie Lazio, in
collaborazione con il Centro di documentazione per la
poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, il Centro
Internazionale Eugenio Montale e l’EIP – “Scuola
Strumento di Pace” hanno indetto la terza edizione del
Premio Salva la tua lingua locale.
Il
Premio è aperto a tutti gli autori e si articola nelle
seguenti sezioni tutte a tema libero in una delle lingue
locali d’Italia:
SEZIONE
A – Poesia Edita – Libro di poesia edito a partire dal
1 gennaio 2013.
SEZIONE B – Prosa Edita (storie, favole, racconti
inediti, dizionari, rappresentazioni teatrali) – Libro
di prosa edito a partire dal 1 gennaio 2013.
SEZIONE C – Poesia Inedita.
SEZIONE D – Prosa Inedita.
SEZIONE MUSICA
SEZIONE SCUOLA (per questa sezione la scadenza è il 30
novembre 2015)
Il Bando integrale e le schede per aderire sono
disponibili qui.
Tullio
De Mauro, presidente Onorario del Premio, ha consegnato il
6 febbraio 2015 nella Sala della Protomoteca del
Campidoglio in Roma, il Premio nazionale “Salva la tua
Lingua Locale”, con il riconoscimento della Presidenza
della Repubblica, del Senato, della Camera dei Deputati,
del Mibact e della Commissione italiana per l'UNESCO.
“Con buona pace di tutti – ha dichiarato il Prof. De
Mauro – il dialetto e le lingue locali, dopo la
necessaria campagna di apprendimento della lingua
italiana, sono tornate ad occupare il posto che meritano
nel patrimonio culturale immateriale del nostro Paese.
Attualmente oltre il 50% degli italiani parla bene la
lingua nazionale e il dialetto. Ma il dato più importante
– ha proseguito l’insigne linguista – è la crescita
della consapevolezza che i dialetti non sono merce datata
del passato, ma fanno parte dell’immagine dell’Italia
nel mondo dove la lingua italiana è conosciuta più per
le canzoni come “ ‘O Sole Mio”, cioè in lingua
partenopea, che per la bellissima lingua uscita dai vari
risciacqui in Arno”.
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