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Presepe
vivente, fervono i preparativi ( 3 e 4 gennaio ) |
Riccia,
22 dicembre 2014
Circa
trecento i partecipanti, tanti i bambini.
La rappresentazione in programma il 3 e 4 gennaio. Pronti
al doppio appuntamento
Riccia
si prepara all’accoglienza dei visitatori che, si spera
sempre più numerosi, si recheranno nel centro fortorino
in occasione del presepe del 3 e 4 gennaio 2015.
L’iniziativa rappresenta un’occasione importante per
attirare flussi di persone, richiamate dall’evento sacro
che sarà riproposto quest’anno per la IX Volta.
Lodevole l’impegno dei numerosi volontari della Pro
Loco che riescono a ricostruire la piccola cittadina
giordana nei minimi particolari.
In essa sono riproposti gli antichi mestieri, si riodono
le voci dei lavoranti e il suono degli attrezzi nelle
botteghe del fabbro, del falegname, del vasaio; si sente
nell’aria l’odore del pane appena cotto dal fornaio.
Rivive il passato e a farlo rivivere sono circa 300
figuranti, uomini, donne, bambini, che popolano il
mercato, riempiono la sinagoga, si stipano nelle
locande.
Sono mercanti, artigiani, pescivendoli, mendicanti,
pastori che accudiscono i propri animali, li mungono e con
il latte preparano gustosi e freschi formaggi, o lo
offrono alle donne che lo impastano con il riso e le
spezie preparando un dolce prelibato e benaugurante che
diviene l’omaggio della comunità per l’avvento e per
tutti un messaggio di prosperità e di benessere. Una
messa in scena di grande suggestione, che vuole accostarsi
al vero e riutilizza gli edifici monumentali (il castello,
la chiesa del Beato Stefano, il magazzeno) per le sedi
della corte di Erode, del Tempio, del Censimento. Parti
integranti di un concentrico percorso nel bordo a ritroso
nel tempo fatto di fascino, prodigio e mistero che ha
nella grotta della natività il centro e la sua giubilare
conclusione. Riccia è Betlemme.
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