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La
(ri)scoperta della vera bellezza |
Montagano,
21 novembre 2013
La
(ri)scoperta della vera bellezza.
Segnaliamo l'appuntamento di sabato 30 novembre 2013 a
Montagano con la presentazione del saggio "Dove lo
sguardo trova quiete" di Corrado Gnerre. Qui
a lato la locandina dell'evento culturale che vede anche
la collaborazione della Pro Loco Faifoli Montagano. Corrado
Gnerre, docente di Antropologia Filosofica all’Università
Europea di Roma nonché collaboratore di Radici Cristiane,
ha dato recentemente alle stampe per le edizioni Fede
& Cultura di Verona (nella collana I libri del ritorno
all’Ordine diretta da Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro)
un testo di estetica; anche se giustamente l’autore, nel
libro, prende le distanze dalle motivazioni tipicamente
moderne, illuministiche e razionaliste, da cui si pretese
far nascere una disciplina autonoma riguardo la bellezza,
appunto l’ “estetica”. Il
libro vuole dimostrare ciò che è scritto nel
sottotitolo, La Bellezza come estetica del Vero e del
Bene, ovvero che vi è un’unione inscindibile tra Bello,
Buono e Vero, costituendo queste le tre proprietà
trascendentali dell’essere, ma anche che non può
esserci autentica bellezza se non nella nostalgia del
divino. Da qui l’impietoso degrado delle arti figurative
moderne e soprattutto contemporanee. Il libro, infatti,
dedica un intero capitolo all’itinerario della categoria
della bellezza nella storia facendo capire, con linguaggio
chiaro e per tutti, come tale categoria nel corso della
modernità sia andata sempre più degradando fino ad
arrivare al paradosso che si è concepita la bellezza come
morte-della-bellezza. Ma
il libro va oltre e tiene a dimostrare quanto l’uomo,
esistenzialmente, non possa fare a meno della bellezza
(qui Gnerre ovviamente fa capire appieno di essere docente
di antropologia filosofica). Anzi, da un certo punto di
vista, il bisogno di bellezza -di autentica bellezza-, che
alberga di fatto in ogni uomo, è un chiaro segno di
speranza per un ritorno all’Ordine, cioè per un’auspicabile
restaurazione della cultura e della società. Il
testo termina con un opportuno “sforamento” nella
teologia allorquando Gnerre dedica un capitolo all’Immacolata
(a cui peraltro è dedicato l’intero libro) dal
significativo titolo: L’Immacolata, paradigma della vera
bellezza. Segnalazione
a cura di Orazio Maria Gnerre fonte adiospada.org
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