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Minoranze
linguistiche: delegazione molisana all'incontro in
Albania |
San
Felice del Molise, 18 maggio 2013
C’era
anche una rappresentanza dei comuni di minoranza
linguistica molisana al secondi incontro tenutosi dal 6 al
9 maggio nella città di Shkoder, in Albania, del progetto
Euronetlang- European network of language minorities,
finanziato dall’Unione Europea come capofila
Legautonomie.
Tra i partecipanti il sindaco di San Felice del Molise
Corrado Zara, il vice sindaco di Acquaviva Collecroce
Michele Neri, il consigliere Luigi Neri e la dottoressa
Katia Lucchese, impegnata nel comitato tecnico scientifico
del Protocollo di intesa tra Università e territorio.
Oggetto dell’evento, che ha visto coinvolti comuni
italiani, albanesi, francesi e croati (nei quali sono
presenti minoranze di lingua occitana, arbereshe, croata,
sarda e bretone), quello delle “Lingue minoritarie:
politiche e legislazione a livello europeo, nazionale e
locale”. Obiettivo: creare un rete di scambio, favorendo
lo sviluppo di questi territorio dal punto di vista
culturale e turistico.
«In accordo con i partner del progetto e per evitare la
ripetizione di argomenti già affrontati durante l’evento
svoltosi a Orosei a ottobre 2012, abbiamo ritenuto
opportuno assegnare all’evento albanese un taglio più
pratico focalizzando l’attenzione sui progetti,
realizzati e da sviluppare, e di cui le politiche e la
legislazione a livello europeo, nazionale e locale
costituiscono la cornice», ha spiegato la dottoressa
Paola Manca di Legautonomie. «Parlare di lingue
minoritarie nell’ambito di un programma europeo di
cittadinanza attiva – ha aggiunto - ci dà la
possibilità di prendere confidenza con altre lingue e
culture per rafforzare il senso di appartenenza ad un
Europa unita nella sua diversità ed arricchita da questa,
e ripercorrere quella storia e cultura comuni su cui si
basa la nostra identità europea (comunità arbereshe del
sud Italia e Albania, comunità occitana del nord Italia e
del sud della Francia, lingua e cultura italo croata e
paesi croati, cultura storia e lingua sarda,
bretone)».
Il 2013 è stato proclamato dal Parlamento europeo e del
Consiglio del 23 novembre 2012 “Anno europeo dei
cittadini” con l’intenzione di rafforzare la
consapevolezza e la conoscenza dei diritti e delle
responsabilità connessi alla cittadinanza dell’unione e
permettere ai cittadini di esercitare pienamente i propri
diritti, con particolare riferimento al diritto di
circolare e di soggiornare liberamente nel territorio
degli Stati Membri.
fonte: www.primonumero.it
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