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Itinerari,
"Molise da scoprire" in edicola |
In
regione, 17 maggio 2013
È
in distribuzione nelle edicole e librerie della regione
Molise il numero 23 del trimestrale altri Itinerari che in
questo numero prosegue con la serie di inserti monografici
che tanto consenso hanno riscosso presso i nostri
affezionati lettori. La rivista, già caratterizzata come
prodotto editoriale che viveva oltre la sua naturale
uscita periodica nelle edicole, va dunque qualificandosi
come vero e proprio strumento di conoscenza antropologica
del territorio, pertanto i suoi contenuti sono sempre di
più ad uso e consumo di studiosi e di quanti siano alla
ricerca di notizie inedite e di particolari inusuali della
nostra Regione.
Merito di questa evoluzione va attribuito in primo luogo
alla capacità divulgativa che il “nostro” Edilio
Petrocelli, esimio ricercatore e studioso di provata
valenza, ha saputo conferire alle sue indagini storiche e
antropologiche.
Passiamo dunque a descrivere brevemente gli articoli
presenti in questo numero.
L’architetto Davide Monaco, sulla base di disegni
appartenuti alla famiglia nobiliare dei d’Alessandro di
Pescolanciano, ha restituito - nella loro ipotesi
ricostruttiva - i palazzi baronali che tale famiglia
possedeva a Carovilli così che, per la prima volta,
aiutati dalla computer grafica, è possibile “goderli”
nella struttura originale.
I disegni tridimensionali sono a corredo del testo di E.
Petrocelli, che rappresenta un vero e proprio excursus
delle vicissitudini occorse agli immobili e alla Casata
che per prima li abitò e che, col trascorrere dei secoli
e per alterne vicende, sono passati ad altre famiglie
della borghesia benestante del paese alto-molisano e che
ne hanno per sempre mutato l’aspetto.
Da Carovilli, lungo una virtuale direttrice tratturale,
scavalcando la Montagna di Frosolone, ci spostiamo a Sant’Angelo
in Grotte, dove la studiosa Valentina Marino indaga l’
interessante ciclo pittorico della Cripta grazie ad un
saggio intitolato “Sant’Angelo in Grotte e la carità
cristiana: Gli affreschi della chiesa di San Pietro in
Vincoli”. Qui gli stessi affreschi sono messi a
confronto con altri cicli pittorici che si possono
ammirare nella nostra Regione o in quelle limitrofe.
Precedono questi due corposi saggi l’articolo di Ida Di
Ianni sul Cenacolo Culturale della Baronessa OIimpia
Frangipane a Castelbottaccio e quello sui Calanchi di
Montenero di Bisaccia. Nel primo articolo sono descritte
la vita e la vicenda aggregativa-culturale della
Frangipane, oltre alle odierne vicissitudini di questo
minuscolo e grazioso paese molisano, mentre si apre con i
Calanchi un suggestivo percorso attraverso i fenomeni
geomorfologici originati dall’azione combinata dell’acqua
e della gravità. Quelli di Montenero di Bisaccia sono
infatti tra i meglio conservati del Molise, anche perché
da alcuni anni il luogo è stato proclamato “S.I.C.”,
ovvero Sito di Interesse Comunitario, ed è tutelato da
apposita legge della Comunità Europea, così come
riportato dall’autore dell’articolo, lo studioso
Marcello Di Stefano.
Quattro buone ragioni, sono sembrate queste, per
percorrere ancora i nostri “altri ITINERARI”, che
continuano a conoscere e a far conoscere “pezzi”
inediti di Molise.
fonte: Altomolise.it
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