Sant'Antonie
ru nemiche de ru dèmonije... - così una volta
echeggiavano nell'aria frizzante e nel fumo dei camini le
note di una vecchia filastrocca in onore di Sant'Antonio
Abate, patrono delle tralle e degli animali.
La
Pro Loco di Vinchiaturo rispolvera per Giovedi 17 gennaio
la tradizionale festa paesana dedicata al santo con la
benedizione degli animali dopo la Santa Messa vespertina.
Segue
poi l'accensione de "lu laute", un enorme
catasta di legna in lode del Patrono degli animali per poi
stare insieme intorno al fuoco degustando una pietanza
annoverata nella locale gastronomia - ri sciusce -. Un
antico piatto legato all'inizio del nuovo anno, oggi
purtroppo in disuso sulle tavole di Vinchiaturo.
"Ri
sciusce" sono un composto di prodotti della terra
lessati con l'aggiunta di cereali conditi con olio
novello, sale e pepe nero, offerto ai presenti come rito
propiziatorio di abbondanza per l'anno appena iniziato, un
piatto povero che per decenni le famiglie locali si sono
scambiati in segno di amicizia o dato in dono ai poveri.
Così,
tra animali domestici, qualche canto tradizionale, un
piatto de "ri sciusce" e un buon bicchiere di
rosso vino nuovo, il fuoco ingoierà pian piano la legna e
le preghiere di un popolo legato alle tradizioni di un
tempo mentre, un alito di fredda bora inviterà tutti a
stringersi intorno al fuoco nella fredda serata che la Pro
Loco Vinchiaturese ha inteso di restituire alla memoria di
tutti.