|
Il
culto di San Giorgio Martire a Mirabello Sannitico |
Mirabello
Sannitico, 17 aprile 2013
Le
leggendarie tradizioni Molisane che in pochi conoscono
sono ricche di suggestioni. Mirabello Sannitico è una
cittadina della provincia di Campobasso, dove il 15 e 22
Aprile si rinnoveranno i tradizionali fuochi di San
Giorgio.
San Giorgio è venerato come santo e martire da tutte le
chiese cristiane ed è chiamato "megalomartire".
Il suo culto risale al IV secolo. Sulle tradizioni
storiche si formò in oriente il culto di San Giorgio che
si propagò in Grecia, dove anche oggi è molto venerato
sotto il titolo di Tropeoforos, che vuol dire il
vittorioso.
Dai Balcani passò nei paesi latini e la chiesa romana ha
assegnato il giorno 23 aprile alla sua commemorazione. Si
è ipotizzato che il culto del Santo nel capoluogo si
sviluppi tra il V e il VII secolo, quando i greci giunsero
nel Sannio.
Nell’archivio della Curia Arcivescovile si legge:
"Mentre la città era travagliata da guerre civili,
miracolosamente apparve San Giorgio, a capo di gran numero
di guerrieri e mise in fuga i nemici che volevano
assediarla: le campane suonarono da sole: allora i
cittadini lo nominarono protettore della città". A
quale invasione si facesse riferimento non è chiaro, né
espressamente dichiarato. Appare dunque più plausibile
che il culto di San Giorgio sia stato introdotto in queste
zone a partire dall’arrivo degli Slavi. San Giorgio era
già da allora l'universale protettore di tutte le
popolazioni slave. Ricordiamo inoltre altre motivazioni
per le quali il Santo viene venerato: una terribile
tempesta si abbattè su Campobasso il 9 ottobre 1634 e per
intercessione del Santo la città fu salva. Nel 1656 si
diffuse una terribile peste la cui fine miracolosa fu
attribuita al Santo. Diverse le tradizioni, diversi i
motivi che spinsero i paesi a venerare San Giorgio ma
uguale il sentimento di devozione in onore di questo Santo
Martire.
La sua storia si intreccia tra realtà e leggenda.
Mirabello Sannitico festeggia il Santo con dei falò
accesi sia nel centro abitato che in tutto il territorio.
I fuochi vengono accesi all’imbrunire e si protraggono a
lungo nelle strade del paese e nei pressi di tutti i
casolari disseminati nelle campagne.
di
GESSICA DI LOLLO
fonte:
http://www.altromolise.it/notizia.php?argomento=molise-in-rosa&articolo=50540
|