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L’Unpli
Molise chiede l’approvazione della legge sulle
Pro Loco |
Santa
Croce di Magliano, 15 novembre 2012
Dopo
anni di contatti e confronti anche serrati, finalmente,
arriva in Quarta Commissione regionale, la legge di
riforma delle Pro Loco, che da anche rilievo all’Unione
Nazionale delle Pro Loco d’Italia, ora però bisogna
portarla in Consiglio Regionale, e approvarla in tempi
rapidi.
SANTA
CROCE DI MAGLIANO - “Finalmente un salto avanti”, cosi
Francesco Rosati, Presidente regionale dell’UNPLI,
definisce l’approdo in Quarta Commissione della legge di
riforma delle Pro Loco, quegli enti che laddove presenti,
si occupano di turismo, tradizioni e promozione del
territorio. “A dire il vero dalla fine degli anni
novanta abbiamo iniziato a parlare di una legge regionale
che doveva dare il giusto riconoscimento anche all’UNPLI
– continua Rosati – l’associazione che a livello
Nazionale accoglie le adesioni di gran parte delle Pro
Loco presenti sul territorio, la stessa cosa in Molise
dove su 80 Pro Loco, almeno 70 fanno parte dell’UNPLI,
il problema è che nel disegno di legge non era stato
inserito il riconoscimento dell’UNPLI, ragion per cui
abbiamo chiesto un’integrazione alla legge stessa che
dovrebbe poi essere inserito”.
Insomma un vero salto di qualità per i territori molisani
che in questo modo hanno a disposizione una rete di
esperti del settore che possano aiutare meglio la
programmazione delle manifestazioni, ma soprattutto, a
comunicare all’esterno ciò che realmente si fa sul
territorio. Mentre il Responsabile dei Rapporti con gli
Enti Locali, Nicola Lozzi, in questo modo si
mettono in rete non solo le iniziative che si faranno sul
territorio, ma potrebbe servire anche a custodire e
gestire i parchi archeologici presenti nella nostra
Regione, “a livello nazionale – dice Lozzi – l’UNPLI
ha firmato una convenzione con il Ministero dei Beni
Culturali, in cui si da la facoltà alle Soprintendenze
regionali, a mettere in atto convenzioni con le Pro Loco,
per la gestione diretta appunto, dei beni archeologici,
oggi, purtroppo abbandonati a se stessi”. Una soluzione
questa che vedrebbe, già da subito, come ricorda Lozzi,
la possibilità di creare posti di lavoro, cosi come già
accade in altre regioni in cui le convenzioni sono state
attuate. “Questo significa – continua Lozzi –
incrementare gli arrivi in termini turistici, ma
soprattutto, in questo modo possiamo tutelare meglio, in
collaborazione ovviamente come la Soprintendenza, i beni
presenti sui territori”.
Insomma la legge di riforma delle Pro Loco, appoggiata sia
da Danilo Leva del centro sinistra, che dallo stesso
Presidente della quarta commissione Lucio De Bernardo del
centro destra, potrebbe davvero rimettere in moto un
settore, come quello del turismo, che in Molise fino ad
oggi ha vissuto solo di proclami, ma senza nessuna
struttura a sostegno, tranne i soliti carrozzoni come le
Aziende di Soggiorno e Turismo, che costano centinaia di
migliaia di euro l’anno, ma senza poi produrre granché
sul territorio.
di
Michele Mignogna, fonte: www.ilgiornaledelmolise.it
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